RECENSIONI

Recensioni ai Concorsi e all’Editoria – 1985-2008

CONCORSI

 

Attiva da più di dieci anni, benemerita tra le associazioni culturali italiane per il suo tempestivo e sempre qualificato apporto alla conoscenza e alla diffusione della letteratura musicale del passato, l’Associazione Clavicembalistica Bolognese indice in occasione dell’Anno Europeo della Musica 1985, nei giorni 8-12 settembre, il primo Concorso Nazionale di Esecuzione Clavicembalistica. Il bando di concorso, pubblicato recentemente, è testimone ulteriore della serietà con la quale l’Associazione segue da tempo le sorti della rinascita del clavicembalo, strumento che in questi anni ha visto lievitare intorno a sé un cospicuo interesse da parte di studiosi, musicisti, editori, costruttori, pubblico e industria discografica… 

Roberto Verti - “Il Resto del Carlino” - 29 maggio 1985

 

….l’ACB che, nei giorni scorsi, ha dato vita ad un’iniziativa di grande importanza. Per sua opera e con il patrocinio del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, del Ministero dei Beni Culturali si è tenuto infatti a Bologna il primo Concorso Nazionale di Esecuzione Clavicembalistica….ha visto in Alfonso Fedi il vincitore e negli altri due finalisti, Guido Morini e Paola Nicoli Aldini, i secondi classificati ex aequo. Tra i quattordici partecipanti al concorso era stato messo in palio dalla Prof. Valeria Cantoni Di Bella un premio speciale per il migliore esecutore di Scarlatti, premio vinto da M. Cecilia Farina. L’iniziativa è di grande importanza perché viene a colmare una lacuna nella promozione e nell’organizzazione della musica in Italia…

Paolo Russo - “L’Unità” - 17 settembre 1985

 

Percorrendo in questi giorni i corridoi del Convento di San Francesco è quasi impossibile non essere raggiunti dal suono di un clavicembalo, una miscela, tra occhio e udito, niente affatto male in quanto a suggestione. E’ lì infatti che si sta svolgendo la terza edizione del Concorso di Esecuzione Clavicembalistica indetto dall’ACB, che così inaugura la nuova stagione… 

Giordano Montecchi - “L’Unità” - 3 ottobre 1989

 

Si avvicina ai tre lustri di attività ma non mostra segni di stanchezza. Denaro ne vede poco, la situazione è la solita: i contributi ministeriali per il Concorso Clavicembalistico del 1987 non sono ancora stati liquidati, né si è ancora visto un ghello per il 1989, ma continua con vigore e la pacatezza un po’ sorniona di chi fa musica per far cultura….Il Concorso è insieme all’editoria un punto d’arrivo dell’ormai lunga esperienza dell’associazione, che nei prossimi giorni testimonierà il proprio prestigio, non gridato ma solido, anche partecipando come rappresentante regionale alla “ Settimana per i Beni Musicali”... 

Roberto Verti - “Il Resto del Carlino” - 3 ottobre 1989

 

[…]Va osservato come, a coronamento della riuscita della manifestazione, sia stato sottolineato da parte dei componenti della Giuria l’ottimo livello di preparazione tecnica e musicale raggiunto dai partecipanti; apprezzamento che avvalora la scelta effet­tuata dall’ACB di circoscrivere l’accesso al Concorso ai soli diplomati presso i Conser­vatori italiani.

“Giornale dello Spettacolo” n. 37 - 8 novembre 1991

 

…l’alto livello di preparazione richiesto ai partecipanti è testimone della difficoltà delle prove obbligatorie. Il concorso non solo si è affermato con un prestigio unico nel settore ma ha anche laureato clavicembalisti successivamente distintisi nell’agone internazionale. Il Concorso è diventato un punto di riferimento per i cembalisti che escono dai conservatori italiani e che trovano in esso l’unica occasione di confronto, l’unico spazio per potersi mettere in evidenza presso le associazioni concertistiche italiane ed estere. 

“415” - febbraio 1994

 

Un Concorso in ascesa. La parola al maestro Tagliavini: “Maestro Tagliavini, come Presidente di Giuria, qual è il suo giudizio su questa VIII edizione del Concorso?” “Le ho vissute tutte e credo che il livello sia sempre stato buono in questi sedici anni. Indubbiamente abbiamo assistito ad una progressiva maturità nella preparazione di questi clavicembalisti. Naturalmente per ciò che riguarda il livello artistico possono esservi alti e bassi, ma in sostanza siamo davvero contenti del livello di quest’ultima edizio­ne….” “Durante le prove le capita mai di ricordare i suoi esami, i suoi concorsi?” “Ricordo bene di aver partecipato a diversi concorsi e devo dire che questo fa sì che mi identifichi nei candidati che ho di fronte. Devo ammettere che qualche volta mi sembra di stare peggio di loro. Mi capita di tremare sia per i giovani particolarmente dotati e brillanti sia per quelli sopraffatti dal panico. Giudicare non è facile, gli elementi da mettere sulla bilancia sono tanti. Quando poi il livello è alto, come in questa VIII edizione, è veramente difficile privilegiare una prestazione artistica piuttosto che un’altra, stabilendo la minore o maggiore coscienza stilistica, lo scrupolo nella scelta dei brani, la fedeltà al testo stesso: nonostante si cerchi di essere in condizioni di serenità, il compito resta davvero arduo e comunque è ciò che una giuria deve fare, dal momento che queste sono le regole del concorso….” “Maestro Gustav Leonhardt, come giudica la situazione degli studi italiani di clavicembalo rispetto a quella di altri paesi come l’Olanda o la Germania?” “Un problema per quel che riguarda l’Italia è il seguente: è vero che nel vostro paese ci sono delle buone scuole clavicemba­listiche nei conservatori, ma si richiede sempre il presupposto di una preparazione pianistica. Per cui, di fatto, qui non si possono iniziare seriamente studi di cembalo senza aver compiuto un ciclo di studi sul pianoforte. Il problema è dunque che normalmente si comincia troppo tardi per riuscire ad  abbracciare l’enorme periodo della letteratura cembalistica e qualche volta, nel quadro di questi concorsi, si sente il peso di questo bagaglio, il fardello della preparazione e della mentalità pianistica…. nel complesso comunque dobbiamo tener presente che la cosa più importante di ogni scuola, conservatorio o insegnante è che lo studente sia musicalmente dotato. 

Elena Romano - “Hortus Musicus”- n. 1 - gennaio/febbraio 2000

 

L’Associazione Clavicembalistica ha festeggiato i suoi trent’anni ammettendo, per la prima volta, al concorso di esecuzione clavicembalistica Paola Bernardi, giovani musicisti di altri paesi dell’Unione Europea….Si sono iscritti in quattordici: due francesi, due inglesi, due tedeschi, un portoghese, un austriaco, cinque italiani…. Nella Sala Consigliare della Provincia, ha avuto luogo  il concerto della vincitrice, la francese Clotilde Verwaerde, insieme agli altri classificati.

Chiara Sirk - “Portici” - dicembre 2003

 

…l’appuntamento con il prestigioso Concorso di Clavicembalo Paola Bernardi…giunto alla 12ma edizione, nonché 3a edizione europea… grandi le emozioni che un importante concorso come questo ha saputo trasmettere a chi credeva fino in fondo in quello che faceva, come grande era la fatica, sia fisica che mentale, per superare le diverse prove ed arrivare alla fine. Grande anche la soddisfazione del M° Tagliavini, come portavoce della Giuria intera, che un attimo prima di annunciare la vincitrice del concorso ha elogiato i finalisti, sottolineando l’altissimo livello delle loro interpretazioni. Un grazie sentito… per l’ottimo lavoro svolto dagli organizzatori e anche a Marta Casarini e Diadorim Saviola per i lavori di segreteria e di assistenza a noi concorrenti. 

Alessandro Buca  - Musica e Scuola – Anno XXII, n. 1 - 2008

  

E D I T O R I A

 

Non conosco le attività dell’ACB, ma ho qui davanti a me i primi due volumi di una collana editoriale edita dall’associazione, volumi che meritano attenzione. La Collana è diretta da Paola Bernardi, e promette di “riportare alla luce una parte di quel vasto patrimonio della letteratura per clavicembalo che giace tuttora inedito nelle biblioteche italiane e straniere”. L’intenzione è ottima, anche se ignoro il programma dettagliato dell’iniziativa, e la apprez­zo in modo particolare anche perché si presenta con una veste editoriale adeguata: voglio dire, senza inutili e ridicole “bellurie”, che molto spesso squalificano imprese del genere. Sono assicurati “rigorosi criteri critici”, ma viene tenuta d’occhio soprattutto una desti­nazione divulgativa, cioè un pubblico che suona, o che dovrebbe suonare queste musiche anche per proprio diletto. Chissà. Forse è anche la presenza  esclusiva di donne fra i cura­tori delle edizioni, ad assicurarci una misura che manca ai famosi cattedratici. E passiamo ai titoli. Il primo volume, a cura di Laura Bertani e Maria Pia Jacoboni, è dedicato a musiche per clavicembalo a quattro mani, e comprende musiche di Niccolò Jommelli (Sonata in Do magg., da un manoscritto alla Biblioteca del Conservatorio di Bruxelles) di Giovanni Marco Rutini (12 Divertimenti facili e brevi, da un manoscritto alla Biblioteca del Conservatorio di Milano)… Il secondo volume, curato da Paola Bernardi, è dedicato a Sei Quartetti per clavicembalo, due violini e violoncello di P.Alessandro Guglielmi, pubblicati a Londra nel 1768…

Eduardo Rescigno-“Il Giornale della Musica” - ottobre 1986

 

…quello che Voltaire definiva “le majesteux clavecin”. E al secolo di Voltaire, o meglio ai suoi albori, appartengono i due trattati di M. de Saint Lambert (Les Principes du clavecin, Parigi, Ballare,1702 e il Nouveau  traité de l’accompagnement du clavecin de l’orgue et des autres instruments, ivi 1707) che riappaiono ora alle stampe nella traduzione italiana dovuta ad Adriana Viola Bordonaro, per iniziativa dell’ACB…. Questo è ormai il terzo numero della “Collezione di edizioni musicali” che l’ACB licenzia alle stampe… a questa biblioteca cembalistica finora gestita con principi di rigoroso separatismo femminista (ma non sarà invece che i musicologi maschi battono un po’ la fiacca?) speriamo non manchi il meritato successo di pubblico che già da tempo accompagna le manifestazioni concertistiche della medesima associazione.

Carlo Vitali - “Bologna Incontri” – dic. 1986

 

Già da tempo è attiva a Bologna l’ACB che sotto l’egida del Ministero dei  Beni Culturali e Ambientali si occupa della diffusione e della promozione allo studio di quello splendido strumento. L’Associazione edita ora a stampa tre elegantissimi volumi in una collana diretta da Paola Bernardi. Il primo tratta di sonate a quattro mani….La prefazione e i commenti sono in italiano e in inglese, e le partiture sono precedute dalla preziosa riproduzione del frontespizio dell’edizione originale. Le stesure sono poi estremamente chiare e ben ese­guibili. Il secondo volume è davvero una chicca: le partiture dei sei quartetti per clavicembalo, due violini e violoncello di P.Alessandro Guglielmi, 1778, … Anche in questo caso splendida la veste grafica e assai accurata la stampa.

M & D Musica stampata, a cura di Marco Galdo - febbraio 1987

 

….segni di vitalità invidiabile, accanto ai cicli di esecuzioni musicali pubbliche, ai semi­nari, alle pubblicazioni, sta offrendo questo sodalizio, fondato nel 1973 come associazione privata basata sul volontario dinamismo di alcune allieve di conservatorio; oggi giunto ai fastigi del riconoscimento ufficiale come “Istituto culturale” ammesso al contributo statale in base alla legge 2 aprile 1980.

Carlo Vitali - “2000 Incontri”- novembre 1987  

 

Con la direzione di Paola Bernardi l’ACB dà inizio ad una collana di musiche cembalo-fortepianistiche che intende agire su vari piani: indirettamente su quello dell’indagine storica, eligendo pezzi rari ma anche significativi e dotandoli di succinte introduzioni d’inquadramento…. Laura Bertani e Maria Pia Jacoboni hanno curato il primo volume, con musiche per Clavicembalo a 4 mani…di Jommelli e i 12 Divertimenti di Rutini….I Sei Quartetti per il cembalo, due violini e violoncello di Pietro Guglielmi furono pubblicati in parti separate nel 1768 a Londra (e ivi restano due copie, cui s’aggiungono altre due a Oxford e a Berkeley in California): nell’edizione moderna in partitura Paola Bernardi trasporta in chiave di violino e basso taluni passi in chiave di tenore, formula alcuni riempitivi armonici per la mano destra del cembalo, indica (fuori dal testo) certe varianti ritmiche e correzioni di errori di copisti o stampatori, fornisce tra parentesi legature, alterazioni e gruppi irregolari (controllati su altri punti dell’opera)….Terzo volume della preziosa collana è la traduzione di due Trattati di Saint Lambert…a cura di A. Viola Bordonaro. 

Piero Mioli -“Il Flauto Dolce” - aprile 1987

 

La Collana Editoriale dell’ACB, fondata nel 1985 da Paola Bernardi, conclude la sua prima serie di pubblicazioni, giunte al sedicesimo volume, con il Libro di Fra Gioseffo da Ravenna (Manoscritto I-Rac Ms Classense 545), a cura di Silvia Rambaldi e Barbara Cipol­lone. Va subito detto che questa collana, nata da una benemerita associazione ben nota in Italia ed all’estero per le sue attività musicali sia in campo concertistico sia di concorsi e seminari, ha indubbiamente segnato l’editoria italiana specialistica con opere di tutto rispetto, curate in parte dalla stessa Bernardi e da un gruppo di suoi allievi, in parte da esecutori e musicologi che formano una nuova classe italiana in grado di competere con le agguerrite schiere di studiosi stranieri…. Segna, a nostro avviso, forse il momento migliore della raccolta, per precisione diremmo “scientifica” con cui i vari aspetti dell’inedito vengono trattati, il Libro di Fra Gioseffo, preceduto da una ricca prefazione di Paolo Fabbri, che della vita musicale ravennate è profondo conoscitore e studio­so…  

M. Letizia Pascoli- Hortus Musicus”-apr./giugno 2002

 

Le azioni di J.A. Hasse sono in crescita, sul mercato della musica “antica”: aggettivo, que­sto, decisamente fuori luogo per un com­po­­­si­tore come lui, che in ogni brano esibisce tre dei pregi che Italo Calvino ricercava negli autori moderni: la leggerezza, la rapidità, l’esattezza. In più, ci mette un’eleganza e uno smalto senza uguali prima di Mozart. Nel caso di Hasse si sta forse innescando un circuito virtuoso tra ricerca e  pratica: i musicologi recuperano spartiti, i musicisti li eseguono, gli organizzatori promuovono concerti e registrazioni, gli storici della musica ne traggono rinnovato stimolo. Perciò faccio uno strappo alla regola e oggi segnalo non già una monografia critica, che per Hasse ancora manca, bensì due edizioni musicali che gettano luce sul tirocinio napoletano del Sassone. M.P. Jacoboni ha pubblicato La Fantesca (Galoppo e Merlina), ossia tre intermezzi compo­sti nel 1729 per l’opera seria Ulderica. Travestita da soldataccio spagnolo, la domestica in­du­ce l’imbelle Capitan Galoppo a maritarla.

Giuseppina La Face Bianconi-“Amadeus”-nov. 2002

 

La preziosa Collana dell’ACB offre ora, in traduzione italiana, due importanti metodi sul basso continuo del prolifico trattatista e compositore francese Michel Corrette (1709-95): Il Maestro di Clavicembalo e i Prototipi. Va subi­to osservato che l’abbinamento, l’associazione delle due “ méthodes” manda ad effetto l’intenzione espressa dallo stesso autore: nel frontespizio dei “Prototipes, contenant des leçons d’accompagnement par demandes et par  réponses,” Corrette afferma di averli concepiti “per servire come aggiunta (d’addition) al libro intitolato Il Maestro di Clavicembalo per l’accom­pagnamento….Il Maestro di Clavicembalo, proprio per l’indovinato taglio didattico, può servire da guida al progressivo apprendimento dell’accom­pagnamento e la sua “modernità” si rivela chiaramente nell’aver centrato il percorso propedeutico sui due punti fondamentali della “nuova” concezione armonica: la “regola del basso fondamentale” (secondo il “Dictionnaire de musique di Jean-Jacques Rousseau). Da attribuirsi al Traitè de l’harmonie (1722) di Jean-Philippe Rameau ed ancor più nella prassi agli Elements de musique théorique et pratique suivant les principes de M. Rameau (Parigi,1752) di Jean le Rond d’Alembert e secondo la “regola dell’ottava” (ideata da François Campion nei Principes de l’accompagnement (1719)­.

Francesco Tasini - “Arte Organaria” – nov./dic. 2003

 

Un saggio dedicato all’uso sempre più diffuso dello strumento nella musica contemporanea…Nel “vecchio” clavicembalo si cela una sonorità degna delle estetiche d’avanguardia…Un volume utile ad arricchire le nostre conoscenze sulla musica contemporanea, è quello recentemente pubblicato dall’ACB Il Clavicembalo nella Musica Contemporanea-Catalogo e Ricer­ca” Con il nuovo secolo si ritrovano veterani e catecu­meni, in una festosa riunione, a rendere omaggio al vecchio e rinno­vato clavi­cembalo…

Antonio Braga - “L’Osservatore Romano” - 23 giugno 2005

 

Altra novità editoriale è l’interessante, ancorché destinato ad un pubblico di specialisti, Il Clavicembalo nella Musica Contemporanea. Catalogo/ Ricer­ca, curato da Diadorim Saviola e Maria Pia Jacoboni, prefazione di Mario Baroni, ci guida in modo sintetico ma efficace, nell’insospettato interesse che tanti compositori d’oggi hanno manifestato per il clavicembalo. Strumento ritenuto da molti confinato alla musica antica, rivela altre poten­zialità se passato al vaglio degli autori del Novecento. Il catalogo analizza un periodo che va dal 1900 al 2004, presentando 691 composizioni di 284 compositori. Un interessante censimento che non deve passare inosserva­to a chi coltiva questa tastiera, organizzando programmi e repertori.

Chiara Sirk- “MI I”, programmi di Musica Insieme, 2005/06

 

Il volume (seconda serie n. 4) presenta due “Concerti per clavicembalo e archi” di Baldas­sare Galuppi nella ricorrenza del 300° anniversario della nascita del grande compo­sitore veneziano. I due Concerti, in prima pubblicazione moderna, provengono dalla rac­colta manoscritta conservata alla Biblioteca Nazionale di Parigi….Questa pubblicazione dell’Asso­ciazione, la cui preziosa e ricca collana vanta ormai una ventina di titoli, è stampata in modo chiaro ed accurato; ottimi i criteri proposti pienamente condivisibili (Prefazione, criteri editoriali ed avvertenze in italiano e in inglese). 

Francesco Tasini – “Arte Organaria” – Anno XIII n. 61 – ottobre/dicembre 2006

 

Il volume Il Clavicembalo nella Musica Contemporanea Italiana, Catalogo/Ricerca con prefazione di Mario Baroni, è proprio un catalogo e una ricerca condotta anche a filo di telefono direttamente con i compositori. La ricerca va dal 1906 al 2004, cioè da Die Brautwahl di F. Busoni ed elenca alcune centinaia di composizioni diverse per/con cembalo  a testi­moniare la rinascita dell’antico e aristocratico strumento di Couperin e Scarlatti… 

Piero Mioli – Musica e Scuola – Anno XX, n. 17 – 2006

 

E’ iniziativa meritoria dell’Associazione aver dato ulteriore riconoscimento, in occasione del 300° anniversario, ad un musicista [Galuppi] che si distinse come uno dei compositori più originali nel genere comico e che, dedicando tutta la sua vita alla musica e allo studio del clavicembalo, fu uno degli artisti più abili su questo strumento. 

Luciano Scala - Roma 13 luglio 2006 (Direttore Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)

 

Je vous remercie mille fois de m’avoir fait envoyer les Concerts de Galuppi….C’est un parfait hommage à ce grand compositeur dont on célèbre cette année l’anniversaire… 

Kenneth Gilbert -  20 settembre 2006

 

....è veramente un evento avere per la prima volta le “Arie“ per Carlo Broschi Farinelli con la parte completa d’orchestra...

Patrick Barbier – 6 febbraio 2008

 

...please be assured that the “ Arie per Carlo Broschi Farinelli” are very much appreciated. It constitutes a valuable enrichment of our stock. 

Kerstin Hagemeyer - 13 febbraio 2008 (Sächsiche Landesbibliothek - Dresden)

 

.... Le volume [‘Arie...’] est très interessant ... tous mes compliments pour votre travail et mes meileeurs voeux pour la suite de la collection.

Huguette Dreyfus – 14 febbraio 2008

 

We appreciate your thoughtfulness in directing ‘Arie…’ to Sibley Music Library. ...it allows us to add items to our collection that will help faculty and students in their study and research at the Eastman School of Music -

Daniel Zager – 2008 (Dean of Sibley Music Library)

 

Il volume ‘Arie per Carlo Broschi Farinelli’ sarà di molta utilità ai nostri studenti e professori e a tutta la comunità musicista catalana.

Monserrat Urpi Cámara – 2008 (Direttrice della Biblioteca de l’Escola Superior de Música de Catalunya)

 

...we are especially delighted to add this score [‘Arie...’] to our collection. It will enhance our holdigs of Italian 18° century music...

Eunice Schroeder – 28 febbraio 2008 (Music Librarian of University of California  - Santa Barbara)

 

We thank you very much for this valuable gift [‘Arie..’] and we will add il immediately to the stock of Bavarian State Library’s Music Department... 

Hartmut Schaefer - 28 febbr. 2008

 

…riguardo la produzione musicale del Farinelli mi complimento per l’ottima resa musicale e filologica…

Giancarlo Rostirolla – 7 marzo 2008

 

Il volume ‘Arie per Carlo Broschi Farinelli’….contribuisce efficacemente alla valorizzazione odierna dell’amato cantore -

José Guillermo García Valdecasas (El Rector del Real Collegio de España – Bologna) - 9 aprile 2008

 

…In questo elegante ed accurato volume di ‘Arie  per Carlo Broschi Farinelli’ va apprezzato…. sia il lavoro di revisione sia soprattutto l’utilissima ‘riduzione’ cembalistica delle parti strumentali (con opportuni e intelligenti adattamenti delle linee strumentali alle possibilità e risorse tastieristiche fatte a scopo di studio)…. 

Francesco Tasini – “Arte Organaria” – Anno XIV n. 67, aprile/giugno 2008


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Nata nel 1973 dalla scuola di clavicembalo fondata da Paola Bernardi presso il Conservatorio "G.B. Martini" di Bologna, ha lo scopo di diffondere la musica clavicembalistica, organizzando concerti e seminari anche fuori dei confini nazionali.

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